Loro sono favoriti.
Temo in particolare Kulovic, che è ritornato a giocare con loro e che sta portando tanti punti.
Senza di questo giocatore, sarebbero nei bassifondi della classifica.

Fino ad ora il migliore...speriamo si distragga
Ricordi quando dicevo continuamente che il problema del Milan attuale, piú di Galliani, piú di Silvio, piú di Traoré o Montolivo sono i tifosi?
Con me sfondi una porta aperta.
Checcazzo mi tocca darti ragione, maledetto.IlFuSheva_7 ha scritto:Seguitemi in questo concetto se ci riuscite.
In Italia i tifosi che frequentano lo stadio sono dei cazzoni pieni di piscio.
Se a San Siro negli scorsi 5 anni ci fossero stati 80 mila invasati che a ogni partita esprimevano il loro dissenso in maniera civile, con striscioni, cori, silenzi, inviti a vendere la società o a far dimettere dirigenti anacronistici e in malafede, forse oggi saremmo al 3-4 anno di nuova gestione, perché una protesta da veri tifosi non è invitare i giocatori a togliersi le maglie o minacciarli di legnate, o costringere dirigenti a essere scortati, o fare compravendita di biglietti o merchandising in curva, o disertare lo stadio o non abbonarsi perché la squadra va male, o creare un perenne clima di odio, tutto questo non porta ad un cazzo di niente, mettere a ferro e fuoco le città è totalmente controproducente, senza nessun senso.
Ancora una volta è una questione culturale che è impossibile cambiare qui in Italia.
questo discorso, legittimo, ci può stare se sei una tifoseria coesa e compatta.IlFuSheva_7 ha scritto: ↑lunedì 9 ottobre 2017, 23:07 Seguitemi in questo concetto se ci riuscite.
In Italia i tifosi che frequentano lo stadio sono dei cazzoni pieni di piscio.
Se a San Siro negli scorsi 5 anni ci fossero stati 80 mila invasati che a ogni partita esprimevano il loro dissenso in maniera civile, con striscioni, cori, silenzi, inviti a vendere la società o a far dimettere dirigenti anacronistici e in malafede, forse oggi saremmo al 3-4 anno di nuova gestione, perché una protesta da veri tifosi non è invitare i giocatori a togliersi le maglie o minacciarli di legnate, o costringere dirigenti a essere scortati, o fare compravendita di biglietti o merchandising in curva, o disertare lo stadio o non abbonarsi perché la squadra va male, o creare un perenne clima di odio, tutto questo non porta ad un cazzo di niente, mettere a ferro e fuoco le città è totalmente controproducente, senza nessun senso.
Ancora una volta è una questione culturale che è impossibile cambiare qui in Italia.
Ma guarda, sarà stata anche divisa, ma la riconoscenza non c'è mai stata, hanno sempre e solo contato i risultati.nordahl ha scritto: ↑martedì 10 ottobre 2017, 14:26 il problema è che la tifoseria rossonera era divisa.
silvio ci ha fatto vincere molto, è innegabile, e questo ha portato molta riconoscenza verso di lui.
naturalmente il credito è durato per un po', poi è finito.
ma la percezione di questo è stata soggettiva.
c'è chi lo ha capito presto, chi lo ha capito un po' più tardi, c'è chi lo ha capito molto tardi, qualcuno non lo ha ancora capito (e tutt'oggi lo vorrebbe presidente, pochi a dire il vero).
purtroppo la tifoseria non è stata compatta: quante discussioni ho fatto allo stadio con gente che difendeva Silvio (tutta gente che parlava al passato, abbiamo vinto, ha speso, ci ha salvato... Ok, vero, ma oggi?) o che difendeva Adriano (Cosa può fare se Silvio non spende? Risparmiare i soldi di Matri e Bertolacci, ad esempio).
Molti hanno difeso la vecchia proprietà, quasi sino alla fine.
Poi, naturalmente, si sono arresi all'evidenza.
Ma per farlo sei dovuto arrivare 6°, 7°, 8° e 10°, cambiando 6 allenatori in 4 anni (tecnicamente sarebbero 7, perchè tra Allegri e Seedorf ci fu una partita di C. Italia con lo Spezia con Tassotti in panchina).