Puddu ha scritto:MarcoUnico ha scritto:
Sempre stato inaffidabile e discontinuo.
Più che scarso nel vero senso del termine.
Stesso mio pensiero
Conosco gente che a quarant'anni gioca in seconda categoria che "se avesse avuto la testa" poteva giocare in serie A.
Giovanili di grandi squadre, prestiti in serie B svizzera, eccetera.
Li vedi giocare, a quarant'anni, e pensi "cazzo, questo ha un tocco di palla, un tiro in porta, dei fondamentali tecnici mostruosi, checcazzocifa in questo merdaio"?
Ci fa che continuità, testa, affidabilità, impegno contano nel 90% dei casi più delle mere qualità tecniche o tattiche.
Ergo, se contano così tanto, fanno parte del gioco.
Quindi un giocatore che è inaffidabile e discontinuo, a meno che non sia un talento mostruoso e spesso anche in quel caso, è un giocatore
SCARSO, quali che siano poi le qualità che
potrebbe esprimere
se avesse la testa.
E in quanto tale, va considerato come scarso, non "forte a condizione che...", le persone non cambiano, non sono cambiate mai, non cambieranno mai.
Se uno è discontinuo ed inaffidabile, anche durante una partita in cui sta giocando impeccabilmente, ne consegue che è scarso, simple as that.
A maggior ragione se è un difensore, dato che se gioca da otto tutta la partita e poi si dimentica l'attaccante all'80 tu perdi uno a zero lo stesso.
Affidabilità, continuità, costanza, professionalità sono qualità che contano come e più di velocità, senso della posizione e tecnica di base.
Un giocatore è forte quando ha tutte queste caratteristiche.
Altrimenti forte non lo è, a meno di casi rari.
Domandina a margine: quanta ne abbiamo noi di gente che ha queste caratteristiche?
Quanta ce n'era nel Milan di Carletto, nel Barça di Pep, nella sfinter di Mourinho, persino nella sopravvalutata Juve di Conte?
Fate due conti e ditemi che sono prevenuto con i nostri amabili giocatoroni.
Mentre ci siete, contateli nel Parma di Donadoni, giusto per farvi due risate.