Io invece, sebbene mi rendo conto che i nostri eroi sarebbero capaci di non battere nemmeno il Novara (cosa tra l altro successa ad agosto), dico che se domani non usciamo dall'olimpico con i tre punti la stagione è praticamente finita.
La Roma é a pezzi, con centrali di difesa costretti a giocare a centrocampo, con terzini costretti a giocare nel tridente perché non hanno una punta esterna sana, col morale sotto i tacchi per un rigore preso al 98esimo per fallo di faccia e con il migliore attaccante che gioca mascherato e non potrà colpire la palla di testa, in più hanno giocato 36 ore fa. Adesso ditemi voi come si può andare a Roma e dire ah ma la grande Roma imbattibile speriamo di portare via un punto.
Santo iddio ho capito che siamo messi male anche noi, che ad oggi stavamo riuscendo a non battere Verona e Genoa in dieci, ma o diamo una svolta a questa stagione o è meglio se arriviamo a 40 punti in fretta e poi ce ne stiamo a casa. E se una svolta non ce lhai nemmeno contro le riserve stanche della Roma, allora di cosa cazzo vogliamo stare a parlare ancora
Sono avvezzo a concordare con Paippo.
Siamo nella merda profonda, ma se non approfittiamo di queste occasioni non possiamo neanche pensare di lottare per qualcosa di minimo sindacale quest'anno.
Capisco che si venga anche da anni di "non possiamo pensare di dominare l'Empoli a San Siro" ma queste sono le sere in cui devi avere la giusta personalità, con una Roma non meno in affanno mentale di te.
E ovviamente tutto può succedere. Pure che il Lecce pareggi con la Rube dopo aver preso un punto inaspettato con noi.
IMHO vincere o perdere non dà svolte nè in postivo nè in negativo, a sto giro.
Siamo una squadra che può comunque perdere con chiunque, vincere oggi non significa non perdere con la Spal domani. Per lo stesso motivo, la sconfitta non può essere un cataclisma. Il cataclisma presupporrebbe che qualcosa sinora sia stato costruito. Invece non c'è un cazzo.
Sai, questo... questo è un caso molto, molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile.