Non ricordo chi fosse, ma ricordo per certo che Gattuso veniva comparato al Pippo allenatore del Milan. Non ho nemmeno voglia di fare ricerche per scoprirlo.IlFuSheva_7 ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 19:05Lo ho criticato sempre duramente, per me non è un allenatore da obiettivi importanti e credo non lo sarà mai, ma posso di certo sbagliarmi come altre volte.. da noi non è stato di certo peggio di Inzaghi e Montella dirlo sarebbe disonesto, è arrivato 5° a un punto dalla Champion's ma in mezzo ci sono anche tante altre cose come una Europa League imbarazzante, come un derby imperdibile, come una finale della Coppa vinta ieri persa 4-0, come altre partite gestite in maniera diciamo discutibile a livello tattico, poi è vero che la situazione che ha affrontato non era semplice, è vero che l'esperienza la ha anche fatta con noi, però sempre di un quinto posto raggiunto parliamo, saprà anche il fatto suo come dici tu ma se devo scegliere un allenatore per un progetto triennale forse non prendo Rangnick ma io personalmente non prendo nemmeno Gattuso..bek ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:03 C’era un momento, anche in questa sede, che lo si dipingeva come uno dei peggiori allenatori mai visti al Milan, paragonato a Pippo Inzaghi e altri. Invece, dopo Allegri ha ottenuto i migliori risultati.
Non è e non sarà un allenatore rivoluzionario o orientato al gioco e allo spettacolo, ma sa il fatto suo. È molto difficile da battere.
Come uomo, invece, è semplicemente inarrivabile.
Ps. Come
Detto questo, ora che Gattuso ha vinto una Coppa Italia non è diventato il guru degli allenatori, così come non era una capra prima. È il tipico allenatore italiano difficilissimo da battere. Noi abbiamo fatto diversi clean sheet consecutivi con lui. Ovviamente, a livello offensivo è molto limitato, ma anche il nostro attacco era impresentabile, forse più per concetto che per uomini. Inoltre, è vero che abbiamo perso dei derby senza giocare, ma li abbiamo persi sia prima che dopo Gattuso. Gattuso ha un non so che di Allegri, ma non sa ancora gestire i momenti no della squadra: ci sono momenti dove può giocare anche contro il peggior Benevento o Frosinone e non riuscirà mai a vincere.
Il progetto triennale invece io lo faccio più con Rangnick che ha idee più precise e almeno risolve uno dei rapporti professionali all'interno del Milan, quello fra DS e allenatore (fa tutto lui). Avere un obiettivo comune e chiaro e remare tutti in quella direzione è il primo passo verso la normalità. Poi, se sono intelligenti, a inizio stagione devono dichiarare l'obiettivo (CL) da raggiiungere entro 2/3 anni, in modo da supportare l'allenatore anche in momenti critici. Mi son rotto le palle di sentir parlare più dei dirigenti che dei giocatori.