Re: Hakan Çalhanoğlu
Inviato: martedì 22 giugno 2021, 14:25
Credo che una considerazione sia doverosa.
Purtroppo nel calcio di merda di oggi ci sono due realta' totalmente contrapposte.
1) La linea di principio
2) La linea economica
Con la prima puoi ambire a diventare un'Atalanta, un Sassuolo o una squadra simile. Conti sempre a posto, tetto massimo di ingaggi, stadio di proprieta', partecipazioni sporadiche o ricorrenti alle competizioni europee.
La seconda ti serve invece per generare plusvalenze (a prescindere da come poi le risorse vengano utilizzate, se per alzare il tasso tecnico o semplicemente mantenere il bilancio in attivo).
Per questo ti serve avere potere contrattuale, che tradotto in termini concreti significa avere i migliori e maggiormente futuribili in rosa sempre sotto chiave.
Ecco, il discorso Ciapanoglu cade in mezzo a queste due linee.
Se da una parte fa bene la societa' per principio a dire al giocatore:" queste sono le nostre condizioni, se ti sta bene firmi, altrimenti trovati un'altra squadra", perche' il fatto che il giocatore non abbia mai dimostrato a pieno il suo presunto valore (che e' poi quello che chiede di ingaggio), e' sotto il naso di tutti. Cio' significa che accontentarlo sarebbe stata una sconfitta da parte della dirigenza.
Questo sempre in linea di PRINCIPIO.
Poi c'e' il discorso economico.
Calhanoglu serve a generare plusvalenze? Se la risposta e' si (e io non sto dicendo che lo sia di certo, ma di questo si parla), allora per una distanza marginale come mezzo milione, probabilmente ti conviene rinnovargli il contratto facendo un piccolo sforzo in piu', perche' altrimenti non solo perdi la potenziale plusvalenza, ma sei costretto ad andare a riempire un buco importante in quel ruolo, il che significa costo del cartellino e ingaggio (entrambi da calcolarsi al lordo delle tasse).
Ecco, io credo (ma potrei sbagliarmi visto che forse il fesso sono io), che una squadra che ambisce a tornare ai livelli quantomeno simili a quelli di un tempo (non lo dico io eh, lo dicono loro) e al netto delle complicazioni del ffp e quant'altro, debba saper bilanciare il discorso di principio e quello economico, in base alla situazione soggettiva che gli si presenta al momento.
Discorso differente per l'ex 99.
L'ingaggio richiesto dal procuratore era insostenibile per noi come per molti altri club. Se l'avessero accontentato non l' avrebbero mai piu' rivenduto e quindi era gia' in partenza una trappola. Il discorso di principio in questo caso supera di gran lunga quello economico, e quindi ha fatto benissimo la societa' a non accontentarlo pur avendolo perso a zero.
Purtroppo nel calcio di merda di oggi ci sono due realta' totalmente contrapposte.
1) La linea di principio
2) La linea economica
Con la prima puoi ambire a diventare un'Atalanta, un Sassuolo o una squadra simile. Conti sempre a posto, tetto massimo di ingaggi, stadio di proprieta', partecipazioni sporadiche o ricorrenti alle competizioni europee.
La seconda ti serve invece per generare plusvalenze (a prescindere da come poi le risorse vengano utilizzate, se per alzare il tasso tecnico o semplicemente mantenere il bilancio in attivo).
Per questo ti serve avere potere contrattuale, che tradotto in termini concreti significa avere i migliori e maggiormente futuribili in rosa sempre sotto chiave.
Ecco, il discorso Ciapanoglu cade in mezzo a queste due linee.
Se da una parte fa bene la societa' per principio a dire al giocatore:" queste sono le nostre condizioni, se ti sta bene firmi, altrimenti trovati un'altra squadra", perche' il fatto che il giocatore non abbia mai dimostrato a pieno il suo presunto valore (che e' poi quello che chiede di ingaggio), e' sotto il naso di tutti. Cio' significa che accontentarlo sarebbe stata una sconfitta da parte della dirigenza.
Questo sempre in linea di PRINCIPIO.
Poi c'e' il discorso economico.
Calhanoglu serve a generare plusvalenze? Se la risposta e' si (e io non sto dicendo che lo sia di certo, ma di questo si parla), allora per una distanza marginale come mezzo milione, probabilmente ti conviene rinnovargli il contratto facendo un piccolo sforzo in piu', perche' altrimenti non solo perdi la potenziale plusvalenza, ma sei costretto ad andare a riempire un buco importante in quel ruolo, il che significa costo del cartellino e ingaggio (entrambi da calcolarsi al lordo delle tasse).
Ecco, io credo (ma potrei sbagliarmi visto che forse il fesso sono io), che una squadra che ambisce a tornare ai livelli quantomeno simili a quelli di un tempo (non lo dico io eh, lo dicono loro) e al netto delle complicazioni del ffp e quant'altro, debba saper bilanciare il discorso di principio e quello economico, in base alla situazione soggettiva che gli si presenta al momento.
Discorso differente per l'ex 99.
L'ingaggio richiesto dal procuratore era insostenibile per noi come per molti altri club. Se l'avessero accontentato non l' avrebbero mai piu' rivenduto e quindi era gia' in partenza una trappola. Il discorso di principio in questo caso supera di gran lunga quello economico, e quindi ha fatto benissimo la societa' a non accontentarlo pur avendolo perso a zero.