Re: [Champions League] Liverpool Milan
Inviato: giovedì 16 settembre 2021, 14:29
Allora, momento pippone, sentitevi liberi di ignorarlo se non ci avete proprio cazzi di leggere pipponi.
Premessa: io con quello che sto dicendo non è che ve lo voglio imporre, è semplicemente quello che provo. Ho visto già un commento del buon hag col quale mi trovo spesso d'accordo irritato e sarcastico perchè penso che il secondo gol sia piuttosto casuale e con diversi passaggi in cui culo e determinazione siano stati assai più rilevanti della costruzione del gioco.
Io nella partita di ieri non sono stato contento. Per me non è "abbiamo perso ma...", anzi. Per me ieri la partita (la cui sconfitta era preventivabile, abbiamo giocato contro una delle squadre più forti d'europa in giornata di grazia) ha evidenziato delle criticità che già mi preoccupavano l'anno scorso quando c'era chi festeggiava lo scudetto e mi hanno continuato a preoccupare tutta l'estate. Ieri si sono palesate in maniera spettacolarmente imponente, per me.
criticità n.1: centrocampo a due
L'ho detto diverse volte e lo ripeto: contro determinate squadre di un certo livello e con un centrocampo di valore, presentarti con due soli lì in mezzo e tre trequartisti (due che fungono da ali e uno da regista avanzato) non va bene, non è pensabile. ti mette in una situazione di costante, ingestibile inferiorità nel nodo nevralgico del campo, situazione accentuata dal fatto che prima avevi un Calanoglou abituato all'interdizione richiesta a una mezzala (che in giornata sì applicava anche al suo ruolo) adesso hai in quel ruolo un trequartista dal fisico estremamente minuto che per quanto mi piaccia, in determinati contesti accentua questa problematica perchè non in condizione nè di aiutare in costruzione il centrocampo, nè di aiutare in fase di non possesso
criticità n.2: Diaz
Riprendendo dal punto precedente, io non dico assolutamente che non sia un giocatore valido. Anzi, mi piace molto. Fosforo, palle, visione. Ma se vuoi lui come trequartista devi fare in modo che le uniche cose che può fare in partite come quella di ieri (cioè cercare di smarcare un compagno o impostare un fraseggio veloce partendo dal limite volto a gestire l'offensiva in maniera non solo gradevole alla vista, ma anche particolarmente efficace) devi avere un supporto fisico/tecnico importante da dietro. Altrimenti hai un crac tra centrocampo e attacco che ti porta al nulla in fase di costruzione visto ieri e in alcune occasioni l'anno scorso dove Calanoglou aveva optato per le ferie anticipate.
criticità n.3: aspetto psicologico
Ora, ci sta che tu nel primo tempo, all'esordio in Champions, ad Anfield, contro una squadra non solo più forte ma anche estremamente aggressiva tu vada in bambola. Certo, non ci sta tantissimo che non vedi la biglia per praticamente 40 minuti e che, esclusi tre giocatori (dei quali uno è il portiere) ti stai praticamente pisciando i pantaloni e ogni pallone che tocchi sembra che hai i piedi fatti di merda e che più di due passaggi di fila non riesci a fare. Però va beh, diciamo che è comprensibile una reazione emotiva molto forte e non è una tragedia (soprattutto grazie ai summenzionati tre che ti impediscono di finire il primo tempo con un parziale pari a quello che Djokovic avrebbe contro di me a tennis). Ti sblocchi, grazie a due azioni emerse dal caos e non dalla costruzione (che poi tu le gestisca bene a me fa piacere, ma non significa che non siano episodiche) e finito il primo tempo che fai? Rientri peggio di prima. Ancora più spaventato. Molto più nervoso.
Io il beneficio del dubbio lo do volentieri.
Faccio finta di dimenticarmi che è successo periodicamente anche l'anno scorso, anche con avversari veramente infimi in momenti basilari per il nostro futuro come la meravigliosa prestazione contro il Cagliari di Pavoletti già salvo che valeva la Champions. Del resto domani è un altro giorno. O oggi, che cazzo ne so.
Ma faccio finta che non ci penso.
Ma che finisca la partita e quasi quasi tifoseria squadra e allenatore stanno festeggiando perchè wow grande prestazione, i problemi non sono problemi e poi sono giovani, prima esperienza e tutto ok a me non piace molto eh. Dovresti uscire da Anfield, dopo ieri, incazzato come il demonio che scopre che parte dell'inferno è stato lottizzato al Vaticano. Incazzato per quanto sei inferiore a un Liverpool che ti ha fatto vedere i sorci verdi nel tuo giorno di festa. E dovresti avere la testa basta e lavorare.
E invece
criticità n.4: pancia piena
La mia impressione, e, chiaramente non pretendo sia verità ma solo una mia interpretazione di ciò che vedo, è che tanti di questi ragazzi si sentano quasi con la pancia piena. La pancia piena che ti fa chiedere rinnovi faraonici che si danno a campioni che ti portano in alto in europa con prestazioni stellari e costanti. La pancia piena che ti fa mancare la concentrazione nei momenti decisivi delle stagioni. Invece anche le nostre stelle, i nostri giocatori chiave, quando si alza la posta non è la prima volta che si squagliano come neve al sole. E parlo di Theo, parlo di Leao, parlo di Kessie e parlo anche di Bennaccer. E, ripeto, non è la prima volta. Anzi. Dovrebbero imparare da due uomini veri prima che ottimi giocatori: Simon Kjaer e Fikayo Tomori. Senza di loro ieri avremmo parlato di una partita moooolto diversa.
criticità n.5: mercato estivo
il mercato estivo era difficile. C'erano pochi soldi, tante operazioni da fare, poca gente vendibile e diversi problemi.
Il miglioramento della panchina è stato una bella cosa, ed è stato fatto molto bene.
Ma il miglioramento dell''undici dopo aver perso due elementi molto importanti a zero era una priorità. Uno sforzo economico (anche non stratosferico) per un trequartista di livello internazionale andava assolutamente fatto. Al ritorno ci presentiamo con Messias? Minchia, si stanno cacando addosso già adesso.
Detto tutto ciò, non voglio dire - come ho già specificato - miseria, tragedia e catastrofe. Voglio dire che da gare come quella di ieri soprattutto la squadra (chè i tifosi in questo senso contano molto poco) deve trarre lezioni importantissime: tecniche, tattiche, di mentalità, di mercato. Concentrarsi su tutto ciò che è andato male, e puntare a risolverlo, col tempo certo, ma risolverlo.
Invece io vedo soddisfazione.
Compiacimento.
Autoassoluzione.
E hai perso 3-2 una partita che se perdevi 6-0 non poteva dire niente nessuno.
Tutto qua.
Penso ancora che siamo una bella squadra e un bel gruppo.
Ma il mondo va avanti veloce e se tu resti fermo stai in realtà andando indietro.
E tutte le fantastiche, amabili, emozionanti parole sul gruppo, sui giovani fantastici, sul bel giuoco e mastro Pioli a trasformarsi in una pioggia di merda (come è quasi successo l'anno scorso a fine stagione) ci stanno un minuto.
Premessa: io con quello che sto dicendo non è che ve lo voglio imporre, è semplicemente quello che provo. Ho visto già un commento del buon hag col quale mi trovo spesso d'accordo irritato e sarcastico perchè penso che il secondo gol sia piuttosto casuale e con diversi passaggi in cui culo e determinazione siano stati assai più rilevanti della costruzione del gioco.
Io nella partita di ieri non sono stato contento. Per me non è "abbiamo perso ma...", anzi. Per me ieri la partita (la cui sconfitta era preventivabile, abbiamo giocato contro una delle squadre più forti d'europa in giornata di grazia) ha evidenziato delle criticità che già mi preoccupavano l'anno scorso quando c'era chi festeggiava lo scudetto e mi hanno continuato a preoccupare tutta l'estate. Ieri si sono palesate in maniera spettacolarmente imponente, per me.
criticità n.1: centrocampo a due
L'ho detto diverse volte e lo ripeto: contro determinate squadre di un certo livello e con un centrocampo di valore, presentarti con due soli lì in mezzo e tre trequartisti (due che fungono da ali e uno da regista avanzato) non va bene, non è pensabile. ti mette in una situazione di costante, ingestibile inferiorità nel nodo nevralgico del campo, situazione accentuata dal fatto che prima avevi un Calanoglou abituato all'interdizione richiesta a una mezzala (che in giornata sì applicava anche al suo ruolo) adesso hai in quel ruolo un trequartista dal fisico estremamente minuto che per quanto mi piaccia, in determinati contesti accentua questa problematica perchè non in condizione nè di aiutare in costruzione il centrocampo, nè di aiutare in fase di non possesso
criticità n.2: Diaz
Riprendendo dal punto precedente, io non dico assolutamente che non sia un giocatore valido. Anzi, mi piace molto. Fosforo, palle, visione. Ma se vuoi lui come trequartista devi fare in modo che le uniche cose che può fare in partite come quella di ieri (cioè cercare di smarcare un compagno o impostare un fraseggio veloce partendo dal limite volto a gestire l'offensiva in maniera non solo gradevole alla vista, ma anche particolarmente efficace) devi avere un supporto fisico/tecnico importante da dietro. Altrimenti hai un crac tra centrocampo e attacco che ti porta al nulla in fase di costruzione visto ieri e in alcune occasioni l'anno scorso dove Calanoglou aveva optato per le ferie anticipate.
criticità n.3: aspetto psicologico
Ora, ci sta che tu nel primo tempo, all'esordio in Champions, ad Anfield, contro una squadra non solo più forte ma anche estremamente aggressiva tu vada in bambola. Certo, non ci sta tantissimo che non vedi la biglia per praticamente 40 minuti e che, esclusi tre giocatori (dei quali uno è il portiere) ti stai praticamente pisciando i pantaloni e ogni pallone che tocchi sembra che hai i piedi fatti di merda e che più di due passaggi di fila non riesci a fare. Però va beh, diciamo che è comprensibile una reazione emotiva molto forte e non è una tragedia (soprattutto grazie ai summenzionati tre che ti impediscono di finire il primo tempo con un parziale pari a quello che Djokovic avrebbe contro di me a tennis). Ti sblocchi, grazie a due azioni emerse dal caos e non dalla costruzione (che poi tu le gestisca bene a me fa piacere, ma non significa che non siano episodiche) e finito il primo tempo che fai? Rientri peggio di prima. Ancora più spaventato. Molto più nervoso.
Io il beneficio del dubbio lo do volentieri.
Faccio finta di dimenticarmi che è successo periodicamente anche l'anno scorso, anche con avversari veramente infimi in momenti basilari per il nostro futuro come la meravigliosa prestazione contro il Cagliari di Pavoletti già salvo che valeva la Champions. Del resto domani è un altro giorno. O oggi, che cazzo ne so.
Ma faccio finta che non ci penso.
Ma che finisca la partita e quasi quasi tifoseria squadra e allenatore stanno festeggiando perchè wow grande prestazione, i problemi non sono problemi e poi sono giovani, prima esperienza e tutto ok a me non piace molto eh. Dovresti uscire da Anfield, dopo ieri, incazzato come il demonio che scopre che parte dell'inferno è stato lottizzato al Vaticano. Incazzato per quanto sei inferiore a un Liverpool che ti ha fatto vedere i sorci verdi nel tuo giorno di festa. E dovresti avere la testa basta e lavorare.
E invece
criticità n.4: pancia piena
La mia impressione, e, chiaramente non pretendo sia verità ma solo una mia interpretazione di ciò che vedo, è che tanti di questi ragazzi si sentano quasi con la pancia piena. La pancia piena che ti fa chiedere rinnovi faraonici che si danno a campioni che ti portano in alto in europa con prestazioni stellari e costanti. La pancia piena che ti fa mancare la concentrazione nei momenti decisivi delle stagioni. Invece anche le nostre stelle, i nostri giocatori chiave, quando si alza la posta non è la prima volta che si squagliano come neve al sole. E parlo di Theo, parlo di Leao, parlo di Kessie e parlo anche di Bennaccer. E, ripeto, non è la prima volta. Anzi. Dovrebbero imparare da due uomini veri prima che ottimi giocatori: Simon Kjaer e Fikayo Tomori. Senza di loro ieri avremmo parlato di una partita moooolto diversa.
criticità n.5: mercato estivo
il mercato estivo era difficile. C'erano pochi soldi, tante operazioni da fare, poca gente vendibile e diversi problemi.
Il miglioramento della panchina è stato una bella cosa, ed è stato fatto molto bene.
Ma il miglioramento dell''undici dopo aver perso due elementi molto importanti a zero era una priorità. Uno sforzo economico (anche non stratosferico) per un trequartista di livello internazionale andava assolutamente fatto. Al ritorno ci presentiamo con Messias? Minchia, si stanno cacando addosso già adesso.
Detto tutto ciò, non voglio dire - come ho già specificato - miseria, tragedia e catastrofe. Voglio dire che da gare come quella di ieri soprattutto la squadra (chè i tifosi in questo senso contano molto poco) deve trarre lezioni importantissime: tecniche, tattiche, di mentalità, di mercato. Concentrarsi su tutto ciò che è andato male, e puntare a risolverlo, col tempo certo, ma risolverlo.
Invece io vedo soddisfazione.
Compiacimento.
Autoassoluzione.
E hai perso 3-2 una partita che se perdevi 6-0 non poteva dire niente nessuno.
Tutto qua.
Penso ancora che siamo una bella squadra e un bel gruppo.
Ma il mondo va avanti veloce e se tu resti fermo stai in realtà andando indietro.
E tutte le fantastiche, amabili, emozionanti parole sul gruppo, sui giovani fantastici, sul bel giuoco e mastro Pioli a trasformarsi in una pioggia di merda (come è quasi successo l'anno scorso a fine stagione) ci stanno un minuto.