billyg ha scritto:Siamo arrivati al punto in cui ho sentito un giornalista dire che per risollevare le sorti della serie A la soluzione è dare tutti i migliori giocatori alla Juve (ogni riferimento a Donnarumma non era casuale) a zero e senza lamentarsi per poter vincere in Europa ed essere così politicamente più forti.
Non so se ha un impatto di qualche tipo (a medio o lungo termine), ma la gente si é rotta i coglioni di sti pallonari, quando dicono ste cose si uniscono praticamente tutte le tifoserie del mondo ad insultarli e sfotterli sui social
PippoMio ha scritto:Insomma, loro sono così, quindi anche Dani Alves non può permettersi di dire una cosa sacrosanta. È capisco lo scazzo per i motivi che dice Sick, ma loro non si incazzano per il mancato rispetto, si incazzano perché loro sono convinti di essere la grande Juve, la squadra più forte del sistema terra, #finoallafine.
Sí, é sacrosanta. Ma un calciatore deve andarci piano con la veritá, quando riguarda la sua squadra, IMHO.
Mi spiego meglio, perché detta cosí sembra una porcata
Prendi un Belotti.
Belotti gioca nel Torino.
Il Torino praticamente a Febbraio era fuori dai giochi, more or less. E sicuramente salvo.
Ora, se Belotti fosse andato alla stampa a dire "a torino mi diverto, anche se non si vince un cazzo manco per sbaglio sono un mezzo idolo, mi scopo chi mi pare quando mi pare, faccio un botto di soldi ed é meglio che fare il muratore. Se mi compra qualcuno che vince qualcosa é pure meglio, peró" sarebbe stata la sacrosanta veritá.
Peró hai dei tifosi, dei compagni, un ambiente.
I tifosi sono quelli che, alla fine della fiera, ti pagano lo stipendio e ti consentono questa vita. Senza interesse nel calcio, fai come quelli che giocano a curling. Giochi quando c'é tempo, dopolavoro, fai sacrifici e togli tempo ad altre cose della tua vita.
I compagni sono quelli che hai attorno tutti i giorni, tutto il giorno. Ci stai assieme piú che con la tua famiglia.
L'ambiente é fatto di tutte quelle persone che lavorano attorno a te, e che ti rendono la vita piú facile, e che ti guardano come si guarda un eroe.
Se Belotti va alla stampa a dire: "io amo questa cittá, il calore dell'ambiente é grandioso, ho dei compagni fantastici e dal mister ho imparato molto", ci sono delle clamorose omissioni in una dichiarazione del genere. Ma per me (ed attenzione, dico per me ed aggiungo pure in una buona parte dei casi ma non in tutti i casi) é piú giusto, per rispetto di tutto quello che hai attorno e per motivi che ho elencato ma anche per motivi che
derivano da quelli che ho elencato, usare la seconda, banalissima dichiarazione, per quanto meno veritiera.
Ora, uguale uguale per Dani Alves.
Esci da una sconfitta devastante per l'ambiente.
Il tuo mister dice che stava per mollare e lasciare la Juve per la delusione.
I tuoi tifosi hanno il morale sotto i tacchi, che manco donnarumma puó consolare.
Ancora non si vede una linea di campagna acquisti, quindi é difficile ipotizzare un nuovo tentativo all'assalto della coppa.
Le parole di Dani Alves sono una coltellata, in questo momento.
Fatti i cazzi tuoi e lo dici dopo che sei andato via, no?
Che poi figurati, manco ne sta parlando nessuno, avrei preferito vederli soffrire di piú
Peró, ecco, cerco di essere oggettivo, e se l'avesse fatto un calciatore del Milan nelle stesse condizioni non lo avrei considerato una cosa giusta, per quanto vera e sacrosanta.