Premetto, ci stanno scippando il Milan e noi stiamo buoni e tranquilli come se nulla fosse.
Noi, inteso come tifoseria del Milan.
Tutti quanti, senza distinzioni (curva, Milan Club, altri tifosi non organizzati più o meno evoluti).
Certamente, ma c'è una sostanziale differenza.
Un "tifosotto", come garba chiamarci a taluni elementi, tifa il Milan.
Si appassiona, vede le partite, a tratti se ne fotte, a tratti se ne interessa troppo.
Un ultras dice "tu sei tutta la mia vita".
Il Milan non è tutta la mia vita.
Il Milan non è nemmeno un decimo della mia vita.
Se lo fanno fallire, ci resto male, ne soffro, sicuramente.
Soffro già adesso, per quanto mi vergogni ad ammetterlo.
Ma in fin dei conti, sto paio di cazzi.
Fallisce il Milan? Rimane in questa condizione?
Faccio altro.
Vedo l'NBA.
Leggo più libri.
Scrivo, faccio yoga, studio il sanscrito, che cazzo ne so.
Non è tutta la mia vita.
Un ultras dice è tutta la mia vita.
Allora le cose sono due: o è una cazzata usata per giustificare comportamenti ai limiti e oltre la legalità, o è vero e allora da 5 anni a questa parte c'è un nutrito gruppo di persone che sta guardando la cosa più importante della sua vita mandata al macello e non solo non fa un cazzo, ma fa pure occasionalmente gli occhi a cuoricino al carnefice (l'amore non è bello eccetera)

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Intendiamoci: a me non frega un cazzo di cosa fanno gli ultras, finchè non fanno male a nessuno o non fanno niente di illegale.
Proprio una sega di un cazzo.
Non ho mai chiesto nè preteso che il tifo organizzato prendesse le mie parti, nè lo faccio adesso.
Se vogliono protestare, la loro protesta sarebbe milioni di volte più efficace di quella dei tifosi "normali", primo perchè l'ultras fa, tristemente, notizia. Secondo perchè lavorando costantemente nell'ambito con metodo ed organizzazione, e contando su una base che ragiona sulla logica del gruppo piuttosto che in quella del pensiero individuale, il risultato finale ha molte più chance di essere "spot on".
Ma ripeto, questo è un discorso che non mi interessa: non mi permetterei mai di dire "devono protestare" o "non devono protestare", qualunque siano le ragioni.
Ma questo non significa che, da persona pensante, sono privo di giudicare.
Ed il giudizio parte dalla base che gli ultras del Milan stanno guardando la squadra andare al macello e hanno fatto a stento qualche striscione in 5 anni, alcuni a favore, alcuni contro, giustificando la mancanza di azione con presunte problematiche relative ai controlli.
Però i controlli vengono meno se si deve andare a menare una tifoseria o fare una carica alla polizia o portare venti grammi di fumo in curva per fruirne durante la partita.
E quindi è chiaro che il giudizio è quello che leggi ovunque, da parte dei tifosotti.
Può non piacere, ma tant'è.
E sia chiaro nordy, non mi sto riferendo assolutamente a te, sei una persona che ritengo intelligente e che rispetto, e sei una persona moderata.
Possibilmente molto più moderata di me.
Però non è che siamo tutti pari quando c'è da dire "non protesta nessuno" e quando ci sono altre considerazione in gioco allora non siamo più tutti uguali, non possiamo capire, dobbiamo stare zitti perchè non sappiamo, eccetera.
L'atteggiamento di casciavit, per capirci, che è l'atteggiamento che penso ogni tifoso "normale" ha "subito" in una conversazione con un ultras, prima o poi.
Quindi diciamo che
nessuno ha il diritto di pretendere alcunchè dagli ultras.
Zero, nicht, nisba, nothing.
Ha lo stesso valore la mancata protesta del tifoso medio da quella dell'ultras?
No, manco per sbaglio.