VecchioCuoreRossonero

MarcoUnico ha scritto:

T.rex ha scritto: Onestamente se dovesse fare 30 gol per me non sarebbe stata una cessone sbagliata...

Beh non esageriamo... diciamo pure che in tal caso mi/ci girerebero vorticosamente le palle

beh certo un pochino girerebbero

manderemmo a fanculo ulteriormente la nostra dirigenza ?

quello a prescindere

Detto questo anche io non lo rimpiango, ma nn perchè fosse scarso (Mai detto questo)

No infatti.. non è assolutamente scarso

ma perchè era palese quanto ormai giocasse demotivato e svogliato.

esatto

Peccato perchè nella prima stagione in rossonero aveva fatto veramente grandi cose.

esatto anche questo

Anche se è un giocatore che dipende davvero molto dalla condizione fisica.

Oltre alla voglia e alle motivazioni che sembrava aver un pochino smarrito..
Comunque gli auguro di fare bene in tedeschia

Concordo con il dinosauro e la tartaruga.
Mi fa girare le palle però, a prescindere dalla motivazione.
Io sono uno di quelli che se ne sbatte del giocatore "mercenario": è il calcio di oggi, non c'è niente di sbagliato ad adattarsi, IMHO.
E non ci trovo nulla di sbagliato nel voler andare in una squadra che ti paga di più, o, meglio ancora, una squadra che abbia degli obbiettivi più interessanti o un progetto migliore, anzi, lo considero una cosa intelligente.

Però pure io ho lavorato in posti dove sapevo già che non sarei voluto rimanere, perchè la carriera non era interessante, perchè ritenevo i manager poco capaci, perchè avevo interesse a fare altro; fino all'ultimo minuto mi sono fatto il culo a strisce più di tutti gli altri miei colleghi però, fino all'ultimo minuto.
I giocatori di oggi amano chiamarsi "professionisti" quando si parla di soldi.
Bene, e allora che siano PROFESSIONALI.
Vadano dove vogliono, non sarò mai uno di quelli che "non si vende kakà".
Però ci vogliono due cose: onestà intellettuale e professionalità.
Boateng nell'ultimo anno da noi ha palesemente tirato il freno a mano... un minuto dopo l'essere entrato al Gelsenkirken era un uomo rinato.
E allora non è problema di Ibra, nè di condizione.
Il problema è che sei un porco, che la professionalità non sai manco dove cazzo sta di casa.
Questo è il problema, per me.

Condivido, ma bisogna anche dire che Pirlo non era certo un giocatore finito, ma lo era per un Milan fatto di gatti di marmo. Se nessuno si muove, Pirlo è inutile. Giusto non rinnovare, meno lasciarlo andare via aggratis ad una diretta concorrente, anzichè venderlo quando si poteva. Giusta, quinsi, anche la cessione di Boateng. Con i ricavi bisognava acquistare altro, ovviamente, ma per ogni cosa giusta c'è sempre una cazzata come contraltare...

sickboy ha scritto:Concordo con il dinosauro e la tartaruga.
Mi fa girare le palle però, a prescindere dalla motivazione.
Io sono uno di quelli che se ne sbatte del giocatore "mercenario": è il calcio di oggi, non c'è niente di sbagliato ad adattarsi, IMHO.
E non ci trovo nulla di sbagliato nel voler andare in una squadra che ti paga di più, o, meglio ancora, una squadra che abbia degli obbiettivi più interessanti o un progetto migliore, anzi, lo considero una cosa intelligente.

Però pure io ho lavorato in posti dove sapevo già che non sarei voluto rimanere, perchè la carriera non era interessante, perchè ritenevo i manager poco capaci, perchè avevo interesse a fare altro; fino all'ultimo minuto mi sono fatto il culo a strisce più di tutti gli altri miei colleghi però, fino all'ultimo minuto.
I giocatori di oggi amano chiamarsi "professionisti" quando si parla di soldi.
Bene, e allora che siano PROFESSIONALI.
Vadano dove vogliono, non sarò mai uno di quelli che "non si vende kakà".
Però ci vogliono due cose: onestà intellettuale e professionalità.
Boateng nell'ultimo anno da noi ha palesemente tirato il freno a mano... un minuto dopo l'essere entrato al Gelsenkirken era un uomo rinato.
E allora non è problema di Ibra, nè di condizione.
Il problema è che sei un porco, che la professionalità non sai manco dove cazzo sta di casa.
Questo è il problema, per me.

Chapeau.
Lo stesso discorso che facevo io per Robinho.

Eh no Ringhiuzzo, IMHO c'è una differenza sostanziale: Robinho è sempre stato così, con tutti i difetti con i quali lo vedi andare in campo. E non è mai stato svogliato, semmai scostante, impreciso, inguardabile.
Ed è sempre stato così, dall'inizio.
Quindi quando lo metti sotto contratto tu, società, stai bene attenta, perchè per gli anni che lo paghi te lo devi tenere, così com'è, pregi e difetti.
Le uniche accuse di non professionalità che gli puoi fare sono quelle sulla forma fisica non sempre adeguata, e quelle ci stanno tutte.
Ma non gli puoi dire che non è professionale perchè tu te ne sei stancato e allora lo devi vendere a chi dici tu e lui non deve protestare.
Ha un contratto, e a meno che entrambe le parti non siano d'accordo, te lo tieni, e lui ha nient'altro che ragione a voler stare.

Boateng invece era un giocatore sul quale si era puntato, rifiutando offerte, dopo lo smantellamento.
Ci può stare di non essere soddisfatti della situazione e voler andare via.
Anzi, ti dico di più: è pure comprensibilissimo.
Ma di giocare di merda un anno intero perchè te ne vuoi andare, quello no.
Quello è una merda.
Perchè al primo secondo che giochi a Gelsenkirken è chiaro che la forma, la voglia, e tutto ce le hai come prima, e che ti sei comportato più o meno volontariamente in modo da farti cedere.

Per te quindi l'eccezione è il primo anno di Robinho. Ci sta tutto come ragionamento.
Ciò non toglie che per me restano due maiali pari pari.

Ringhio90 ha scritto:Per te quindi l'eccezione è il primo anno di Robinho.

Purtroppo per Robinho quella non e' l'eccezione ma la regola. Ovunque e' andato ha sempre fatto bene (o discretamente) il primo anno per poi sparire piano piano fino a che non lo han venduto.

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Come si dice ''la Satta gli succhia anche il midollo'' in tedesco?

Puddu ha scritto:Come si dice ''la Satta gli succhia anche il midollo'' in tedesco?

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