Non condivido.Puddu ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2019, 18:03 Anche secondo me.
E dico di più, se il mister lo vuole, deve restare.
Non sono un estimatore di Suso, anzi... lo avrei venduto da mò.. però è indubbio che certe qualità le ha, anche importanti.
Se Giampy lo vuole io lo asseconderei. In primis perchè l'allenatore è lui. In secundis perchè spostandolo 3\4ista e magari insegnandoli 2 cose, se ti va bene rischia di svoltare ed esplodere diventando finalmente quel fenomeno che non è ma che tutti trattano come tale.
Poi intervengono altri fattori che mi fanno girare i coglioni come fpf, plusvalenza, bilanci etc..
Allenatore e società devono funzionare insieme, l'allenatore in carica non può essere il "boss". Se esoneri l'allenatore a ottobre e hai rifiutato offerte importanti per Suso che hanno portato al suo rinnovo che si fa? La società DEVE assolutamente avere il quadro generale della rosa, e la deve sistemare sulla base delle indicazioni dell'allenatore, sicuramente. Ma il mestiere dell'allenatore comprende una larghissima parte di adattamento, e se un giocatore è un peso (come di fatto è stato un peso) per la squadra ed è fuori dai piani societari, lo si vende anche se all'allenatore piace. Gliene compri un altro che gli piace che non sia un problema (economico, di bilancio, quello che ti pare) per la squadra. Questo IMHO non è una questione di calcio moderno quanto di buon senso. L'allenatore è una pedina temporanea soggetta a cambiamento, da sempre. Inutile prendersi in giro. GLi costruisci una squadra funzionale al suo credo, gli acquisti giocatori che gli servono e gli vendi quelli che non servono. Ma ci sono logiche di squadra che vanno oltre l'allenatore. Logiche che devono ANCHE tenere in conto l'allenatore, ma che ti consentano di andare avanti come si deve se l'allenatore domani mattina va via.